Da tempo desideravo provare l’emozione di volare con l’idrovolante.
Sperimentare questa sensazione di avere, qui in Sicilia, una “pista infinita”, come la chiama Giuseppe.
Ma ogni volta che Giuseppe mi ha invitato avevo un impegno inderogabile che mi costringeva al rinvio.
Stamattina, alla fine, sono riuscito ad andare ed è stato bellissimo.
Decollati dall’aviosuperficie di Calatabiano, abbiamo scavalcato i monti intorno e ci siamo diretti a Lipari, dove avevamo appuntamento con Peppe, un amico di Giuseppe che ha anche lui un Savannah anfibio, ma che il sabato si dedica alla pesca dalla barca.
Coordinatici via radio e avvistato il nostro “target” :-) , siamo ammarati a pochi metri dal “Cormorano”.
Assicurato l’aereo alla barca con una cima, abbiamo preso un buon caffè in compagnia e, a causa dell’improrogabilità di alcuni impegni a Catania, abbiamo rinunciato alla battuta di pesca che si profilava agguerrita e siamo tornati indietro.
Il Savannah è veramente fantastico.
Nonostante gli scarponi, che certo sono una appendice molto ingombrante, vola benissimo. Dritto. Senza vibrazioni. Silenzioso come qualunque dei nostri aeroplanetti.
Volare bassissimi sul mare senza il timore che il motore possa borbottare (perché, se lo facesse, il tutto comporterebbe solo un buon ammaraggio) è una sensazione bellissima.
Come testimoniano alcune foto, andando a Lipari siamo passati a un palmo dal cratere di Vulcano.
Il mare era un olio e l’ammaraggio è stato da manuale.
Da dentro la cabina quasi non si è percepito l’esatto momento del contatto con l’acqua.
Probabilmente per una mia attitudine a far condizionare i giudizi estetici dai desideri, riguardandolo in foto appena tornato a casa, mi sono convinto che questo aeroplano davvero sicuro, generoso, amico, pur con la sua forma così spartana, è veramente bello.
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Altre foto su Flickr, a questo link.
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Complimenti... ho valato anche io con Giuseppe e il suo meraviglioso Savannah... un esperienza unica. Spero di venirvi a trovare presto. Un Saluto. Marco
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